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copyright/brevetto app - cosa fare?
#1
Salve, sono un nuovo utente e per le mie perplessità mi è stato suggerito di rivolgermi a voi, un saluto a tutti e spero possiate aiutarmi con i miei dubbi : )
Chiedo consiglio in particolar modo a utenti che hanno piu esperienza di me nello sviluppo di applicazioni originali.
Lavoro da quasi un anno allo sviluppo di una app mobile android/ios, sono da circa un mese in closed beta ristretta solo ad amici e familiari, ma è quasi giunta l'ora di una beta piu estesa, ho bisogno di un campione di almeno un centinaio di utenti tra ios e android per testare a pieno le funzionalità dell'applicazione, eventuali bug ed in seguito ancora piu utenti per uno stress test del server.
I miei timori riguardo la open beta è che l'app, l'idea che c'è dietro e la sua struttura perderanno cosi della "segretezza" mantenuta fin'ora, l'app non è complicata a livello di programmazione, è l'idea che c'è dietro che a mio avviso è preziosa e mi ha portato a scommettere ed investire un anno del mio tempo sul progetto.
Pertanto prima di cominciare il test di open beta vorrei tutelarmi riguardo eventuali plagi o utilizzi della mia idea in altri software, sono certo che programmatori piu talentuosi di me, con piu soldi di me da investire nello sviluppo e un organico di persone piu adeguato (io lavoro solo, con una persona che mi aiuta per la parte serverside, il php non è il mio forte), potrebbero non solo copiarmi l'idea, ma realizzare un prodotto anche superiore al mio in poco tempo disponendo di piu possibilità e forza lavoro.
Pertanto vorrei capire come muovermi e tutelarmi, ma burocraticamente non ho ben capito come fare, se devo registrare la mia app, se ho bisogno di un copyright o un brevetto, se sono o meno la stessa cosa, ho letto diversi articoli al riguardo ma ammetto che sono ancora parecchio confuso.
Per quanto riguarda il copyright si parla di registrare un'applicazione, depositando una sorta di documento che ne espone le funzionalità e una copia fisica dell'applicazione su supporto ottico o simile, in tal caso cosa mi si chiede? di buildare un apk metterlo su una penna usb e farlo depositare?? senza contare che sono ancora in fase beta, il mio apk varia nel suo contenuto di giorno in giorno, ha quindi senso un suo deposito per copyright attualmente?
Mi auguro che tra di voi ci sia qualcuno che ha già incontrato i stessi problemi e che possa spiegarmi con esattezza da dove cominciare e come muovermi per rendere la mia app "sicura", poterne cominciare marketing e diffusione senza paura che venga plagiata lasciandomi a bocca asciutta dopo tutto questo lavoro, grazie : )
 
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#2
Dalla descrizione che viene fatta pare trattarsi di un software inedito. Valuti attentamente se è così. Attenzione anche ai costi. Prepari una descrizione precisa del "concetto" che c'è dietro. Non so dire nulla però sul costo che può avere la registrazione alla siae http://ufficiobrevetti.it/guide/software...-software/
Ci sono altre forme di registrazione ma sono piuttosto esoteriche Big Grin
 
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#3
Grazie per la risposta Chip : )
Si essendo ancora in closed beta la mia app è inedita, ho già controllato le guide di ufficiobrevetti.it, copyright.it ecc. ma ancora non sono ben sicuro su come dovrei agire correttamente per mettere al sicuro da plagio la mia creazione una volta che sarà in open beta.
Per questo chiedevo l'intervento di una persona che ha già affrontato il percorso di creazione di un'applicazione inedita e originale e come si è mosso per proteggerla da plagi e cloni, magari anche gli errori che ha commesso in tale processo, per avere quanto meno una base legale su cui muoversi nel caso avvenga e si voglia tentare di far valere i propri diritti.
Ovviamente il concetto che c'è dietro è già messo per iscritto molto chiaramente : )
 
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#4
Considera comunque che non puoi proteggere nulla di per se, plagi e cloni arriveranno sicuramente; la registrazione servirà appunto in sede legale per stabilire chi è arrivato prima a dire che era "propria". Se poi non si riuscisse a venirne a capo si andrebbe a vedere cosa è stato depositato entrando nel merito, il tribunale nominerebbe d'ufficio un esperto chiamato ad indagare sull'oggetto e capace di stabilire (mah?) se è una copiatura o no.

La registrazione alla SIAE attribuisce una data certa a decorrere dalla quale possono essere pretesi i diritti d’autore sull’opera realizzata o idealizzata.

Loro non stabiliscono che è "tuo a prescindere", stabiliscono ufficialmente che "tu hai dato loro un qualcosa che hai detto essere tuo a partire da quella data". Non incrociano dati, non fanno molte verifiche.

Ho detto che non so nulla sul costo solo perché la mia esperienza risale ad un progetto fallito più di 10 anni fa, avrei dovuto spendere circa 100Euro, gli uffici della SIAE erano ancora piuttosto acerbi sulla materia (non mi sorprenderebbe se lo fossero ancora, a Firenze non ci sono nemmeno più) e non vorrei quindi darti informazioni oggi errate.

Il deposito sarebbe durato 5 anni. Gran parte della pratica mi fu spiegata dall'editore per cui dovevo pubblicare il prodotto, si trattava di una serie di giochi/avventura 3D tramite cui insegnare la matematica e altre materie a livello di scuola elementare. Nei moduli si doveva dare una descrizione sintetica del software, cosa fa, come lo fa, su che s.o. gira, che strumenti di sviluppo si è utilizzato.
Nello specifico la registrazione la dovevo fare io perché l'editore pubblicava una cosa "mia" e non loro, ero io che concedevo una cosa mia a loro perché me la pubblicassero dietro loro pagamento. Cosa diversa sarebbe stata se fossero stati loro a commissionare a me un prodotto che a quel punto sarebbe stato loro fin da subito.

L'idea di per se non era particolarmente innovativa, (anche se a giro non se ne trovava di simili non potevamo escludere che nel circuito delle scuole per esempio qualcosa di analogo ci fosse, anche solo 2D) così optammo per registrare il software che è cosa diversa dall'opera inedita.

Nel nostro caso era più facile ed immediato, avevamo una serie di .exe più un tot di assets chiusi in un archivio compresso (tipo i .pak) che venivano letti dal programma in tempo reale; in tutto sui 200MB; bisognava indicare gli eventuali copyright dei modelli, delle musiche, della grafica (cosa sopratutto richiesta dal nostro editore che non voleva avere storie). Chiuso tutto in CD avremmo dovuto spedire il plico a Roma. Teoricamente ad ogni variazione del prodotto avremmo dovuto integrare con una pratica a parte (e spendere). Ricordate questo metodo di registrazione garantisce che "esattamente quel software" dentro la busta è tuo a quella data.

Se veramente ritenete che l'idea sia nuovissima e assoluta allora fate la pubblicazione di opera inedita. Non avrete un binario da depositare, cosa che comunque sarebbe difficile da fare dato che dalla descrizione che ne fate tratta di una applicazione distribuita su più livelli, un server-side ed un client su mobile. Dovrete dare una descrizione analitica del software, delle architetture usate, del funzionamento, come fossero slides di una presentazione molto tecnica.

Ricordate che non si può registrare un concetto: "Abbiamo pensato che un giorno si potrebbe fare un qualcosa con cui fai una foto e subito la vedi su internet" . Una cosa così potete scriverla, imbustarla e mandarla alla SIAE che ovviamente ve la prenderà.. ma poi in tribunale ve la segheranno, sopratutto se contro si presenta uno che oltre ad averla pensata come voi l'ha anche realizzata in dettaglio.

Nelle opere inedite si registra un'idea strutturata: "Abbiamo pensato che si potrebbe inventare un software distribuito su più livelli, dove uno strato software su server fatto con un linguaggio server-side potrebbe ricevere attraverso il canale xxx un formato zzz fatto così e così che sarebbe inviato con opportune app da dispositivi mobili (smartphone o iphone) dentro cui sarebbe presente un'immagine che previa registrazione dell'utente verrebbe pubblicata entro pochi secondi e resa fruibile a chiunque entrasse nella pagina web sempre previa registrazione, ecc.." con questa descrizione saresti più blindato, da una parte mostri che hai avuto quella idea, dall'altra indichi anche come la metteresti in pratica.

Il difetto è che la materia è sempre vaporosa, alla SIAE non ti daranno molto aiuto, forse nelle sedi principali, non ti aspettare granché dalle filiali secondarie o dalle mandatarie perché sono capaci solo di ragionare a livello di libro, autore, musica.
 
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#5
Ma un classico NDA da far firmare ad ogni tester?
 
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#6
Credo abbia paura del "dopo-test"
 
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#7
Grazie mille Chip per aver condiviso la tua esperienza, cercherò di farne tesoro : )
L'NDA potrebbe tornarmi utile per la closed beta che stò già effettuando, ma durante la open beta chiunque avrà accesso all'app nello store e ci sarà piu ben poco da divulgare, a quel punto saremo a carte scoperte.
Potrei prendere in considerazione anzichè una massiccia open beta, una closed beta piu estesa sotto NDA, ma non ho troppa fiducia nell'NDA, qual'ora il mio progetto trapelasse da un tester non sarebbe affatto facile risalire a chi ha violato l'NDA, e ancor piu difficile dimostrarlo anche sapendolo.
Probabilmente le mie sono semplici paranoie, la mia app potrebbe non interessare assolutamente a nessuno, trattandosi del mio piu grande progetto e dopo averci dedicato un anno sono molto teso che qualcosa vada storto o di sbagliare un passo fondamentale, fin'ora la mia esperienza è quella di semplice game designer, ma non ho alcuna esperienza per quanto riguarda la parte burocratica. Mi sono trovato ad avere a che fare per la prima volta con lo stilare un'eula, una privacy policy, ed ora stò cercando di tutelare la mia idea ed il mio progetto ma non posso negare che mi sento parecchio impreparato : )
Ed è appunto l'atteggiamento "vaporoso" che dice Chip della SIAE in italia a spaventarmi, la maggior parte delle persone che ti trovi fisicamente davanti quando ti presenti agli sportelli per informazioni di questo genere non sa neanche di cosa stai parlando e ti fornisce riposte vaghe e generiche, dando l'impressione di saperne meno di te ma senza poterlo ammettere : )
Senza contare che ho ricevuto 5000 euro di finanziamento per questo progetto e tolte le spese software di sviluppo, grafiche, costo server e servizi di terze parti non voglio buttare soldi per darli alla SIAE se non è necessario.
Mi è stato anche detto che anche la sola pubblicazione dell'app sul google play o apple store mi fornisce una sorta di "registrazione di licenza base", che può avere valore legale tanto quanto la registrazione dell'app alla SIAE ma non so quanto sia esatto.
Proverò a informarmi sui costi di registrazione di un'opera inedita e gli effettivi vantaggi che comporta, sperando di riuscire a parlare con qualcuno di competente
 
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#8
Non so quanto impatto mediato possa avere, ma devi mettere in conto il plagio più o meno immediato se la cosa avrà successo.. pensa a giochi (che forse sono più facili da "copiare") come l'app 2048, nessuno se la filava, poi hanno cominciato ad uscire programmi in TV e recensioni e di colpo c'erano almeno 20 cloni pure migliori!

E' vero la pubblicazione su di uno store come quello di google porta con se un effetto di "sono arrivato prima io" e può essere usata come prova. Non so però quanto sia forte, visto che proprio google pretende da noi la proprietà intellettuale:
https://play.google.com/intl/ALL_it/abou...olicy.html

Proprietà intellettuale. È vietato violare i diritti di proprietà intellettuale di altre persone, compresi i diritti relativi a brevetti, marchi, segreti industriali, copyright e altri diritti di proprietà, oppure incoraggiare o indurre alla violazione dei diritti di proprietà intellettuale. Risponderemo a chiare notifiche di presunta violazione del copyright. Per ulteriori informazioni o per presentare una richiesta ai sensi del DMCA (Digital Millennium Copyright Act, Legge statunitense sul copyright), consultare le procedure di Google relative al copyright.

Il discorso è molto ampio, quello che più mi preme di consigliarti è di tutelare la tempistica, cerca di andare in open beta il più tardi possibile. Considera che anche se ti rubano l'idea poi deve intercorrere del tempo prima che facciano qualcosa di funzionante.
Investi anche sul marketing affinché tutti sappiano che siete voi i primi a "fare questa cosa", se oltre a vendere l'app offrirete anche un servizio questo dovrà durare il più a lungo possibile.

Non conoscendo il genere di prodotto non so se questo consiglio può essere utile ma eventualmente prendete in considerazione una partnership con un cliente cui offrire un contratto (sotto NDA) ad un prezzo più vantaggioso ma che contempli il testing da parte loro. In sostanza li rendete clienti-tester a fronte di uno sconto di prezzo visto il disagio da parte loro. Così ho fatto nella finanza e con le assicurazioni quando abbiamo nuovi software da testare, i commerciali offrono il prodotto ad uno stato avanzato di beta con anche il 50% di sconto (se decideranno di comprarlo) considerando che il cliente lo testerà per voi; se la cosa va in porto hai un cliente fatto e puoi pure vantartene tra le tue referenze.

NDA un link utile http://www.legal.it/forum/archive/index.php?t-301.html

Un'altra soluzione che mi fu prospettata fu la famigerata spedizione senza busta: consiste nello spedire due raccomandate fatte dai soli documenti senza busta, opportunamente piegati. Una a te ed una ad un avvocato di fiducia, ovviamente al suo interno vi è tutta la documentazione dell'idea inedita che si vuole salvaguardare. La busta non c'è per far si che i documenti vengano timbrati dalla posta e si possa essere certi del contenuto inviato.
Ora poi che c'è la PEC si potrebbe pure inviarla ad un notaio o avvocato, magari allegando un PDF firmato digitalmente.
http://www.laleggepertutti.it/78448_come...-contenuto
 
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#9
La mia app è gratuita, dovrebbe fruttarmi rendita dai banner pubblicitari e gli acquisti in-app, potrei effettivamente regalare acquisti in-app ai betatester volontari e tenerli sotto NDA, finchè non ho sottoposto il server al giusto stress e testato l'app su qualche centinaio di device una beta pubblica ha poco senso, rischio di trovarmi enormi bug non rilevati nella prima alpha e closed beta e rischio di far imbestialire migliaia di persone, considerando la natura virale dell'applicazione non occorrerà marketing affinchè si diffonda, quindi quando sarà pubblica deve essere pronta, non perfetta ma quanto meno una beta solida e stabile.
La spedizione a se stessi è interessante, non è la prima volta che ne sento parlare e non solo in questo ambito, viene usata spesso per le opere letterarie, non l'avevo considerata per un prodotto software, mi informerò : )
grazie per tutti i link ed il prezioso aiuto, approfondirò tutto quanto!
 
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