Skyline
06-10-2011, 08:35 PM
ROMA - Anonymous e Lulz Security scatenano la loro “guerra” contro il governo italiano. Lo avevano annunciato e sono stati di parola.
![[Immagine: volantino-anonymous2-1024x576.gif]](http://www.news2u.it/wp-content/uploads/2011/06/volantino-anonymous2-1024x576.gif)
“Governo italiano, sei sotto osservazione, l’informazione nel Paese non è libera. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettaci”. Questo il senso del messaggio, anticipato nei giorni scorsi da un video. Dove alla faccia del Presidente del Consiglio – nel video in cui Berlusconi parlava dell’indagine sui festini ad Arcore – si sostituisce quella di Guy Fawkes, cospiratore inglese del ’600 tornato a nuova popolarità con il fumetto (e poi il film) “V per vendetta” e ormai maschera-simbolo ufficiale del gruppo hacker per i diritti Anonymous.
Italia, World news
Anonymous e Lulz Sec all’attacco del governo italiano. In corso #OpItaly
Posted by Alessio on Jun 24, 2011 | Comments (0)
ROMA - Anonymous e Lulz Security scatenano la loro “guerra” contro il governo italiano. Lo avevano annunciato e sono stati di parola.
È partita, infatti, per mano della divisione italiana #OpItaly, ovvero un attacco web contro i siti internet del Parlamento e del Governo. Obiettivi a cui, oggi, si sono aggiunti il sito dell’Agcom (che è stato reso inaccessibile) e al sito personale del ministro Renato Brunetta. E intorno alle 16, come annunciato via Twitter, anche il portale del Ministero della Giustizia. Nel mirino, nelle scorse ore, anche i siti del Popolo della Libertà, della Lega Nord e dei supporter di Silvio Berlusconi. Così sui siti afferenti al Pdl e al premier è comparso il messaggio lasciato degli anonimi.
“Governo italiano, sei sotto osservazione, l’informazione nel Paese non è libera. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettaci”. Questo il senso del messaggio, anticipato nei giorni scorsi da un video. Dove alla faccia del Presidente del Consiglio – nel video in cui Berlusconi parlava dell’indagine sui festini ad Arcore – si sostituisce quella di Guy Fawkes, cospiratore inglese del ’600 tornato a nuova popolarità con il fumetto (e poi il film) “V per vendetta” e ormai maschera-simbolo ufficiale del gruppo hacker per i diritti Anonymous.
Le prime azioni coordinate sono avvenute quindi martedì e mercoledì come si può leggere sul blog di Anonymous Italy. Nell’arco dei due giorni sono stati diversi gli obiettivi colpiti con l’ormai “tradizionale” attacco Ddos, il Distributed denial of service, massiccio numero di richieste fittizie ai server che impedisce o rende difficoltoso l’accesso a un sito: ilpopolodellaliberta.it, governoberlusconi.it, governo.it, camera.it, senato.it. Mentre sui siti afferenti al Pdl e al premier è comparso il messaggio lasciato degli anonimi (vedi più sotto il volantino), quelli del governo – come confermano fonti di Montecitorio – hanno resistito all’attacco. Ma le incursioni sono destinate a continuare.
![[Immagine: anonymous-italia.png]](http://www.news2u.it/wp-content/uploads/2011/06/anonymous-italia.png)
Gli attacchi dei giorni scorsi hanno avuto in realtà due obiettivi diversificati: il 21 nel mirino digitale c’era dichiaratamente la persona di Silvio Berlusconi e l’operazione, co-firmata dal gruppo Lulz Security, “protagonista” di attacchi di alto profilo come quelli ai server Sony o a quelli della Cia, si chiamava in modo significativo “#opitaly Bunga Bunga”; il 22, nell’ambito dell’operazione chiamata invece “Payback Italy” nel mirino c’erano invece i siti istituzionali e in generale il governo italiano.
La rivendicazione degli hacker contengono anche un appello affinchè altri si uniscano nel contrasto all’attuale governo: “Chiediamo l’aiuto di tutto il popolo per creare un mondo migliore”.
L’annuncio ufficiale dell’#OpItaly
All’attenzione dei cittadini del mondo,
Anonymous ha deciso di attaccare nuovamente dopo il successo guadagnato ieri contro i siti che vedevano protagonista Berlusconi. Questa volta Anonymous ha deciso di attaccare il sito del Governo Italiano e per farlo chiede la partecipazione di tutti, uniti possiamo fare, uniti possiamo cambiare.
Il popolo italiano è stufo dei soprusi del suo governo, come avvenuto oggi con l’uso della violenza da parte della polizia contro i precari in piazza Montecitorio.
Il popolo italiano è stufo di un governo che non è in grado di risolvere la crisi dei rifiuti in Campania, che sussiste da oltre 15 anni.
Il popolo italiano è stufo di essere insultato ogni giorno dal loro stesso governo, essere chiamati “Peggior Italia” da parte di un Ministro, insultando la classe operaia e tutti i precari.
Il popolo italiano è stufo dei tagli alla scuola pubblica.
Il popolo italiano è stufo che il suo governo, invece di risolvere i problemi della sua nazione, si preoccupa dove piazzare i propi ministeri.
Il popolo italiano è stufo di essere deriso da tutta Europa per colpa del Presidente del Consiglio, un Presidente che non è degno di rappresentarci. L’Italia merita un rappresentante migliore.
Il popolo italiano, dice BASTA!!
Anonymous, come sempre, si schiera dalla parte del popolo, contro i soprusi dei governi di tutto il mondo pertanto attaccheremo il sito del governo italiano.
Noi siamo gli Anonymous.
Noi siamo la legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo
Aspettaci. Sempre.
Fonte: news2u.it
“Governo italiano, sei sotto osservazione, l’informazione nel Paese non è libera. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettaci”. Questo il senso del messaggio, anticipato nei giorni scorsi da un video. Dove alla faccia del Presidente del Consiglio – nel video in cui Berlusconi parlava dell’indagine sui festini ad Arcore – si sostituisce quella di Guy Fawkes, cospiratore inglese del ’600 tornato a nuova popolarità con il fumetto (e poi il film) “V per vendetta” e ormai maschera-simbolo ufficiale del gruppo hacker per i diritti Anonymous.
Italia, World news
Anonymous e Lulz Sec all’attacco del governo italiano. In corso #OpItaly
Posted by Alessio on Jun 24, 2011 | Comments (0)
ROMA - Anonymous e Lulz Security scatenano la loro “guerra” contro il governo italiano. Lo avevano annunciato e sono stati di parola.
È partita, infatti, per mano della divisione italiana #OpItaly, ovvero un attacco web contro i siti internet del Parlamento e del Governo. Obiettivi a cui, oggi, si sono aggiunti il sito dell’Agcom (che è stato reso inaccessibile) e al sito personale del ministro Renato Brunetta. E intorno alle 16, come annunciato via Twitter, anche il portale del Ministero della Giustizia. Nel mirino, nelle scorse ore, anche i siti del Popolo della Libertà, della Lega Nord e dei supporter di Silvio Berlusconi. Così sui siti afferenti al Pdl e al premier è comparso il messaggio lasciato degli anonimi.
“Governo italiano, sei sotto osservazione, l’informazione nel Paese non è libera. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettaci”. Questo il senso del messaggio, anticipato nei giorni scorsi da un video. Dove alla faccia del Presidente del Consiglio – nel video in cui Berlusconi parlava dell’indagine sui festini ad Arcore – si sostituisce quella di Guy Fawkes, cospiratore inglese del ’600 tornato a nuova popolarità con il fumetto (e poi il film) “V per vendetta” e ormai maschera-simbolo ufficiale del gruppo hacker per i diritti Anonymous.
Le prime azioni coordinate sono avvenute quindi martedì e mercoledì come si può leggere sul blog di Anonymous Italy. Nell’arco dei due giorni sono stati diversi gli obiettivi colpiti con l’ormai “tradizionale” attacco Ddos, il Distributed denial of service, massiccio numero di richieste fittizie ai server che impedisce o rende difficoltoso l’accesso a un sito: ilpopolodellaliberta.it, governoberlusconi.it, governo.it, camera.it, senato.it. Mentre sui siti afferenti al Pdl e al premier è comparso il messaggio lasciato degli anonimi (vedi più sotto il volantino), quelli del governo – come confermano fonti di Montecitorio – hanno resistito all’attacco. Ma le incursioni sono destinate a continuare.
Gli attacchi dei giorni scorsi hanno avuto in realtà due obiettivi diversificati: il 21 nel mirino digitale c’era dichiaratamente la persona di Silvio Berlusconi e l’operazione, co-firmata dal gruppo Lulz Security, “protagonista” di attacchi di alto profilo come quelli ai server Sony o a quelli della Cia, si chiamava in modo significativo “#opitaly Bunga Bunga”; il 22, nell’ambito dell’operazione chiamata invece “Payback Italy” nel mirino c’erano invece i siti istituzionali e in generale il governo italiano.
La rivendicazione degli hacker contengono anche un appello affinchè altri si uniscano nel contrasto all’attuale governo: “Chiediamo l’aiuto di tutto il popolo per creare un mondo migliore”.
L’annuncio ufficiale dell’#OpItaly
All’attenzione dei cittadini del mondo,
Anonymous ha deciso di attaccare nuovamente dopo il successo guadagnato ieri contro i siti che vedevano protagonista Berlusconi. Questa volta Anonymous ha deciso di attaccare il sito del Governo Italiano e per farlo chiede la partecipazione di tutti, uniti possiamo fare, uniti possiamo cambiare.
Il popolo italiano è stufo dei soprusi del suo governo, come avvenuto oggi con l’uso della violenza da parte della polizia contro i precari in piazza Montecitorio.
Il popolo italiano è stufo di un governo che non è in grado di risolvere la crisi dei rifiuti in Campania, che sussiste da oltre 15 anni.
Il popolo italiano è stufo di essere insultato ogni giorno dal loro stesso governo, essere chiamati “Peggior Italia” da parte di un Ministro, insultando la classe operaia e tutti i precari.
Il popolo italiano è stufo dei tagli alla scuola pubblica.
Il popolo italiano è stufo che il suo governo, invece di risolvere i problemi della sua nazione, si preoccupa dove piazzare i propi ministeri.
Il popolo italiano è stufo di essere deriso da tutta Europa per colpa del Presidente del Consiglio, un Presidente che non è degno di rappresentarci. L’Italia merita un rappresentante migliore.
Il popolo italiano, dice BASTA!!
Anonymous, come sempre, si schiera dalla parte del popolo, contro i soprusi dei governi di tutto il mondo pertanto attaccheremo il sito del governo italiano.
Noi siamo gli Anonymous.
Noi siamo la legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo
Aspettaci. Sempre.
Fonte: news2u.it
